NOME IN CODICE: BRUTTO ANATROCCOLO

E’ vero che non c’era nessun IO nella fiaba di Hans Christian Andersen ma questa è molto più che la storia del Brutto Anatroccolo. E’ la storia del Brutto Anatroccolo e di sua madre Ratso. Beh…a dire la verità “mamma?ù è solo come il Brutto Anatroccolo lo chiama: in realtà Ratso è il padre. Uhmm per dirla tutta, Ratso non è nemmeno il padre. E’ successo che il povero topo si trovasse proprio lì quando l’uovo si è schiuso e si sia trovato suo malgrado costretto a prendersi questa responsabilità. Che razza di padre sarebbe stato se si fosse rifiutato di fare da madre al proprio figlio? Un po’ confusi? Anche Ratso lo era. E non è che non avesse già i suoi bei problemi. Ad esempio fuggire da una banda di terribili topi di città e ritrovarsi circondato da un gruppo di polli ostili nel bel mezzo di una campagna inospitale. Che dire poi del suo legame con un gatto che prende ordini da un pupazzo? Eh, la vita non è facile e chiunque abbia allevato un anatroccolo lo sa molto bene!

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